Piano Urbanistico Attuativo (P.U.A.) – Colucci
Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata.
La strategia attuativa della Variante al PRG di Napoli contempla la possibilità di intervenire indirettamente, tramite la redazione di Piani Urbanistici Attuativi, anche su quote parte d’ambito. Tale possibilità è comunque da considerarsi eccezionale rispetto a quella statuita dalla Variante. Tuttavia, oltre alle indubbie problematiche connesse alla parzializzazione degli ambiti, sussistono anche diverse motivazioni che ne sostengono l’operabilità: innanzitutto, l’opportunità di snellire e velocizzare le procedure di attuazione, attraverso una logica incrementale di intervento che non perda la visione territoriale d’insieme; inoltre, l’eventualità di facilitare il rapporto pubblico-privato finalizzandolo alla valorizzazione del territorio, nel rispetto degli impianti normativi vigenti; infine, il vantaggio di perseguire obiettivi di volta in volta delineati a partire da caratteristiche specifiche, pur all’interno di una strategia unitaria di riqualificazione. Il piano urbanistico attuativo di iniziativa privata del sub-ambito Colucci si configura, quindi, come un intervento indiretto la cui funzione è quella di innescare un processo attuativo di pianificazione che dovrà interessare, in futuro, l’intero ambito del Vallone S. Rocco.
Tale innesco operativo, pur riferendosi ad una piccola porzione del territorio del vallone, è stato pensato nel pieno rispetto delle finalità generali dell’ambito che riguardano sostanzialmente la riqualificazione ambientale di uno spazio seminaturale attraverso la valorizzazione dell’agricoltura urbana esistente e la realizzazione di un sistema di attrezzature all’aperto per il tempo libero e lo sport. Nel raggiungimento di tali finalità generali, il trattamento delle aree di frangia - poste lungo i bordi dell’ambito, a ridosso della città consolidata – ha costituito un elemento di particolare rilevanza strategica, in termini pianificatori.
Per l’ambito del Vallone S. Rocco si pone un problema di “valorizzazione integrata e multidimensionale” che sappia anche ricucire vuoti spaziali e funzionali. Tale capacità viene messa maggiormente alla prova proprio in quelle aree già parzialmente urbanizzate che dovrebbero funzionare da cerniera tra il tessuto consolidato della città e le zone a più alta naturalità.
La proposta di piano per il sub-ambito Colucci, riguardando appunto una porzione dell’area di frangia del vallone che lambisce l’abitato dei Colli Aminei, si è posta l’obiettivo di far funzionare tale porzione di territorio come una “soglia”, una sorta di “zona di passaggio” tra un tessuto urbano consolidato e un’area a prevalente naturalità. Questa dimensione di soglia si è posta, dal punto di vista urbano, sia in termini funzionali – con la creazione di un mix di funzioni coerente con gli impianti normativi vigenti, che spaziali – con la predisposizione di un disegno urbano nel rispetto dei temi dell’accessibilità, della connessione e dell’attraversamento.
La parzializzazione operata ai fini del piano stralcio, dunque, non solo non compromette gli obiettivi urbanistici fissati per l’intero ambito, bensì rimanda ad una serie di interventi, di valorizzazione delle naturalità e di riqualificazione degli insediamenti ricadenti nel sub-ambito, che di fatto sostengono la prevalente funzione agri-boschiva del Vallone S. Rocco e partecipano alla configurazione di aree interne all’ambito in cui si realizzi un sistema integrato di abitati di qualità e di infrastrutture e attrezzature pubbliche.
Cliente: Confidenziale
Località: Napoli (NA)
Anno: 2013
Attività: Pianificazione territoriale, Architettura, Strutture, Impianti, Direzione Lavori, CSP e CSE
Architettura CSE. Pianificazione territoriale CSP Direzione lavori Impianti Strutture